I Cappuccini

Nel 1525, formatosi un nuovo ramo della grande famiglia francescana, per opera del Beato Matteo da Baschi, e cioè l'Ordine dei cappuccini, ben presto in Orte tale Ordine volle essere degnamente rappresentato. Anzi, fra i primi frati che iniziarono la nuova famiglia, vi fu un cittadino ortano, il Padre Francesco di Bernardino la Zarbaglia di casa Vicinelli, che morì in fama di santità nel convento dei Cappuccini di Aquila negli Abruzzi. L'anno scorso abbiamo chieste più esaurienti notizie al convento di Aquila di tale Servo di Dio, ma le nostre ricerche riuscirono infruttuose.

L'idea della fondazione di un convento per i frati cappuccini maturò pochi anni dall'istituzione dell'ordine e l'attuazione spetta ad una nobildonna ortana. Apprendiamo infatti da alcune notizie intorno all'erezione del Convento che il 1° Agosto 1591, Olimpio dei Conti Squarta, unico figlio superstite, unitamente con sua madre Giacoma Quondam Sebastiani Bergomi, si fecero, per gli atti del notaio Rossi di Orte, reciproco scambievole testamento, disponendo vari legati pii e principalmente d'impiegare la somma di scudi 1500 per la costruzione di un convento e chiesa per la serafica religione dei Cappuccini, col carico, per la comunità, di celebrare esequie per le loro anime e per altri defunti della loro famiglia. Nello stesso mese di agosto del 1591 morì Olimpio e passata tutta l'eredità alla madre Giacoma, questa volle dare subito esecuzione alle disposizioni testamentarie del figlio. Comprò quindi alcuni terreni sopra l'amenissimo colle detto ora dei Cappuccini ed iniziò la costruzione della chiesa e convento, che fu terminata nell'anno 1596.

Pare che per tale costruzione Donna Giacoma spendesse assai di più di quanto stabilito, avendo corredata la chiesa anche delle sacre suppellettili, poiché per estinguere vari debiti allo scopo contratti, le fu necessario vendere alcuni suoi terreni.

In seguito concorsero anche alla pia opera Donna Sabina di Benvenuto Vittori, cognato di Virgilio Squarti, con scudi 50, e l'E.mo Cardinale Nuzzi, ortano, che donò al convento alcuni beni già acquistati per scudi 70 dai signori Coccagini. La chiesa fu consacrata solennemente nel 1624 dal Vescovo di Orte Monsignor Gozzadini.

L'altare maggiore della chiesa è dedicato a S. Michele Arcangelo e i due altari laterali a S. Francesco e S. Felice. Dalle stesse memorie apprendiamo che la fondatrice del Convento, Donna Giacoma, fu seppellita nella chiesa avanti la cappella di S. Francesco come pure altri membri della famiglia Squarta. Vi fu seppellito ancora un frate cappuccino che mentre predicava sul pulpito della cattedrale, fu colto da sincope nell'atto in cui esclamava: Paradiso ! Paradiso !

Circa il 1703, sotto il guardianato del P. Serafino da Todi, che morì in buon concetto, fu trovata quasi miracolosamente una sorgente di acqua  purissima che servi abbondantemente alle necessità del convento. Nel 1763 importanti lavori di ampliamento furono fatti per mezzo del Can.co Ermenegildo Squarti, sindaco apostolico deputato. Il convento dei cappuccini è stato soppresso alcuni anni fa, ed il fabbricato ed annessi, venduti a privati.